P. Alfredo Morganti, detto Berta,
nacque il 5 giugno 1886 a Pianello di Ostra (AN) da
Antonio e Letizia Menotti.
Fin da giovinetto, sentendosi
chiamato alla vita religiosa, chiese e ottenne di
essere ammesso tra i Frati Minori delle Marche.
Entrato nel noviziato all’età di quindici anni nel
convento di Forano (MC) il 24 settembre 1901, emise
la professione semplice nell’anno successivo e la
professione solenne a Jesi (AN) nel 1906. Terminati
gli studi richiesti dalle leggi ecclesiastiche, fu
consacrato sacerdote il I° agosto 1909 a
Ripatransone (AP).
Dotato d’intelligenza limpida ed
acuta e di una formazione morale non comune, i
superiori lo inviarono a Roma per conseguire la
laurea in Filosofia (1910-1913) nel Collegio
Internazionale S. Antonio (oggi Pontificio Ateneo
Antoniano).
Al termine, vi insegnò per un
anno, poi, per oltre trent’anni, si dedicò
all’insegnamento negli studentati francescani delle
Marche. Quando era a Falconara M. (AN) fu anche
Preside dell’Istituto “Stella Maris” di Colle Ameno,
tenuto dalle Suore Canossiane.
Sebbene basso di statura e di
gracile costituzione fisica, possedeva una spiccata
personalità morale. Gli furono affidati compiti di
notevole responsabilità: formatore di giovani,
direttore spirituale, superiore di importanti
comunità religiose, promotore regionale delle
Missioni, ministro provinciale per due volte
consecutive (1936-1942).
Nel 1946 fu chiamato a Roma come
formatore di giovani sacerdoti Frati Minori Italiani
nel Collegio Apostolico S. Francesco a Ripa e, dal
1948 al 1957, fu direttore spirituale del Pontificio
Ateneo Antoniano, ove profuse il frutto della sua
sperimentata saggezza.
Dal dicembre 1957 all’ottobre
1968 si dedicò alla direzione spirituale della
gioventù serafica, alle confessioni di sacerdoti e
fedeli e agli umili servizi conventuali nella città
di Matelica (MC). Un anno prima di passare a miglior
vita si ammalò gravemente; negli ultimi mesi fu
condotto nell’infermeria regionale a Sossoferrato
(AN), ove morì in concetto di santità il 2 ottobre
1969. Il 5, com’è ovvio dello stesso mese, si
svolsero le esequie nella chiesa di S. Francesco in
Matelica e fu sepolto nel cimitero civico. Il 4
ottobre 1983 ci fu la traslazione della salma alla
chiesa di S. Francesco.
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